Siamo
troppo abituati a considerare il nostro spazio come un perimetro per poter
comprendere il concetto di infinito. E tutto viene scandito dal ticchettio degli
orologi che possono essere considerati come dei microchip ante litteram che accompagnano
e condizionano ogni istante della vita. E’ impossibile vivere senza il loro ritmare
che come dei sordastri non avvertiamo nemmeno più. Invece Pino Conestabile ha
frantumato il tempo con l’affermare che non esiste. Libera da questa tirannia e
fa uscire dalla cella che vedeva impegnati solo nel finito tralasciando il
pulsare del cosmo. Giancarlo Da Lio